Il ministro Bray ha
annunciato possibili assunzioni al ministero dei beni culturali ed ha
assicurato gli enti lirici che non ci saranno licenziamenti.
Ma quante le possibili
assunzioni e quante con concorso.
500 posti, pare che siano secondo Letta, e non si comprende se si tratta solo di
stabilizzazioni di lavoratori che già lavorano come precari
«Vogliamo dare un messaggio forte che riguarda i giovani e la
cultura. Una misura
riguarda un'opportunità per i giovani e la cultura», ha detto il premier Letta illustrando
il provvedimento intitolato "Valore Cultura". Letta ha illustrato la
norma che prevede un tirocinio di 500 giovani per la cultura: «è un'opportunità
di lavoro offerta a 500 giovani per un periodo determinato di tempo sullo
sviluppo della digitalizzazione e della catalogazione del patrimonio culturale
del Paese».
Intanto dalla CGIL
arriva l’allarme su 150.000 contratti a rischio alla fine dell’anno su tutto il
pubblico impiego.
… E' allarme
precari nella pubblica amministrazione: dalla fine dell'anno sono a rischio
rinnovo circa 150.000 persone. Il coordinatore del Dipartimento del pubblico
impiego della Cgil, Michele Gentile, avverte: sono lavoratori che si occupano
di servizi essenziali, se non verranno rinnovati scoppierà un doppio problema sociale, per il loro futuro ma anche per i cittadini e specifica:
"Lavoratori precari per servizi duraturi e questa è la peculiarità del
sistema pubblico rispetto a quello privato".
Fino a oggi "abbiamo avuto gli stessi servizi pubblici con minor numero di persone e con molti rapporti di lavoro precari che alla loro scadenza determinano la chiusura dei servizi. Questo è inaccettabile e deve finire, sottolinea il sindacalista.
Se non saranno varati provvedimenti ad hoc, chi ha il contratto in scadenza il 31 dicembre e ha superato i tre anni con proroga, dovrà andare a casa lasciando scoperti servizi "stabili" della pubblica amministrazione.
I numeri nel dettaglio. Nel settore pubblico i contratti a tempo determinato considerati a partire dal 2011 sono 86.467. Allo stesso rischio sono esposti anche i co.co.co (42.409) e in misura minore i lavoratori interinali (9.346) e per addetti a lavori socialmente utili (17.998).
Secondo la Cgil il governo deve intervenire "con la stessa solerzia" con cui ha prorogato il blocco dei contratti e degli scatti di stipendio".
Fino a oggi "abbiamo avuto gli stessi servizi pubblici con minor numero di persone e con molti rapporti di lavoro precari che alla loro scadenza determinano la chiusura dei servizi. Questo è inaccettabile e deve finire, sottolinea il sindacalista.
Se non saranno varati provvedimenti ad hoc, chi ha il contratto in scadenza il 31 dicembre e ha superato i tre anni con proroga, dovrà andare a casa lasciando scoperti servizi "stabili" della pubblica amministrazione.
I numeri nel dettaglio. Nel settore pubblico i contratti a tempo determinato considerati a partire dal 2011 sono 86.467. Allo stesso rischio sono esposti anche i co.co.co (42.409) e in misura minore i lavoratori interinali (9.346) e per addetti a lavori socialmente utili (17.998).
Secondo la Cgil il governo deve intervenire "con la stessa solerzia" con cui ha prorogato il blocco dei contratti e degli scatti di stipendio".
Il governo
Letta nel campo del lavoro, sui dati reali, pare ondeggiare tra il poco e il niente; ma in
quanto a dichiarazioni di ottimismo abbonda.
Immagine – una strada di
Pompei – il piano Letta prevede anche un intervento per la valorizzazione dell’area
archeologica.
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