venerdì 13 novembre 2015

NET radiografia di un male

L'Università Cattolica di Milano fa la fotografia di un fenomeno che conta in Italia 2,4 milioni di giovani che non studiano e sono senza un impiego.
 Nel nostro Paese i Neet erano 1,8 milioni nel 2008. Nel giro di sette anni se ne sono aggiunti altri 550mila e oggi toccano i 2,4 milioni. Insieme potrebbero riempire una città grande quasi quanto Roma. "Un livello allarmante mai raggiunto nella storia ". A dirlo è una recentissima indagine di Alessandro Rosina, demografo e sociologo dell'università Cattolica di Milano: "La quantità di giovani lasciati in inoperosa attesa era già elevata prima della crisi - scrive nel volume Neet, edito da Vita e pensiero - ma è diventata una montagna sempre più elevata e siamo una delle vette più alte d'Europa". Il 2014 è stato l'anno in cui l'Italia ha toccato il punto più basso di nascite ma il valore più alto di Neet: si muovono in questo labirinto il 26 per cento dei giovani italiani fra i quindici e i trent'anni. La media europea è del 17 per cento, di nove punti più bassa. Ma ci sono Paesi come la Germania e l'Austria dove i ragazzi in questa condizione non superano il 10 per cento.


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