domenica 5 giugno 2016

La Banca del “non se pò fà”


 Il governatore della Banca d’Italia Visco, alla vigilia del voto in Svizzera sul Reddito di Base Incondizionato, rilascia una dichiarazione su un possibile reddito di cittadinanza in Italia, dicendo: “non se pò fà”
E badate bene,  quando Visco dice che non si può fare si riferisce solo a : "Un reddito minimo universale di 500 euro a cittadino per 12 mesi”
 La misera cifra di 500 euro,  per limitare lo stato di povertà che avanza in Italia,  secondo Visco vale il 20 per cento del Pil.
 Come ha fatto Visco questi conti non lo spiega; basta dirlo con la sua autorità di banchiere del Paese.
La gestione delle risorse è di competenza del Governo e non del governatore della Banca d’Italia; si attende allora una parola da Renzi che sull’argomento è in ritardo da due anni, la povertà pare che non sia nell’ordine delle sue priorità.
Tra le competenze della Banca d’Italia non c’è  il welfare, ma sicuramente c’è quella  di controllare il comportamento corretto delle Banche, e in questo campo purtroppo l’Istituto centrale non ha brillato. Se Banca Etruria ed altre fossero state in qualche modo ben controllate forse oggi si sarebbero risparmiati alcuni miliardi per il loro salvataggio.

 Il si può fare o non si può fare dipende da una scelta politica; se il denaro si usa in bonus vari, si elimina l’Imu, e si spendono miliardi per salvare alcune banche dal disastro,  è evidente che le risorse finiscono.  

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