lunedì 11 dicembre 2017

Fine 2017 il bilancio della crisi

Ma per chi sono stati i quasi 10 anni di crisi??????
Chi ha avuto in questi anni un reddito stabile nei fatti ha goduto dei benefici di una inflazione a zero con prezzi bassi, e pur lamentandosi in astratto della crisi nei fatti ne ha avuto un qualche beneficio.



L’ISTAT rileva che nel terzo trimestre 2017 il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all’11,2%, ci dice anche che a fronte dell’anno scorso la disoccupazione è diminuita dello 0,4%, ed anche che ci sono 79 mila occupati in più. Poi ci pure che oltre ad avere un 11,2% stabile di disoccupati abbiamo anche 2 milioni e 784 occupati a termine (instabili o precari).
Nonostante ciò le espressioni di soddisfazione di Governo e politici di turno non mancano, e ci dicono che ormai siamo fuori dalla crisi.
Ma per chi sono stati i quasi 10 anni di crisi??????
Chi ha avuto in questi anni un reddito stabile nei fatti ha goduto dei benefici di una inflazione a zero con prezzi bassi, e pur lamentandosi in astratto della crisi nei fatti ne ha avuto un qualche beneficio.
Chi ha avuto redditi stabili medio alti ha addirittura goduto di un beneficio maggiore dalla crisi.
La crisi c’è stata, e continua ad esserci, per chi è stato disoccupato, sottoccupato, o ha avuto in famiglia figli disoccupati e sottoccupati.
SONO QUESTI CHE HANNO SOPPORTATO LA CRISI: una cospicua minoranza di italiani che sono stati portati alla disperazione; sono stati distrutti economicamente e psicologicamente, alcuni sono stati stravolti al punto di odiare gli extracomunitari diventati concorrenti nella ricerca di un lavoro.
L’ultima legislatura che si sta concludendo in Italia è stata un disastro: non è stato possibile un governo di svolta presieduto da Bersani con l’appoggio dei 5stelle che in qualche modo era stato con chiarezza indicato dall’elettorato; tutti hanno fatto di tutto per impedire la nascita di quel governo; perfino lo stesso Bersani e gli stessi 5stelle hanno contribuito all’affossamento di quella possibilità. Eppure all’inizio della legislatura c’erano tutti i presupposti per fare un governo con un solo grande punto di programma: sostegno al lavoro e sostegno alla sopravvivenza economica dei disoccupati. Non si è voluto fare e la conseguenza è stata:  5 anni persi.
 Si è arrivati a un Governo Letta immobile e poi a un Governo Renzi che è andato da tutt’altra parte: sostegno con 80 euro a chi non era in crisi, bonus distribuiti a destra e manca senza alcun criterio, diminuzione delle garanzie per gli occupati, incentivi dati alle aziende senza garanzie di una ripresa dell’occupazione; forse circa 30 miliardi buttati al vento; alla fine un reddito di sostegno a pochissimi disperati giusto per lavarsi una cattiva coscienza.
 Ora si arriva al 2018 con una grande confusione politica che rischia di assorbire le poche risorse del paese: a destra abbiamo chi promette l’abolizione del bollo auto, l’aumento delle pensioni e la caccia ai migranti extracomunitari; a sinistra un insieme confuso di proposte sul lavoro e sui diritti civili; al centro (perché di centro fisiccamente si tratta) i 5stelle che continuano a parlare di “onestà” e poco dicono su come realizzare il reddito di cittadinanza.
 La battaglia è tutta sul chi Vince; ma al momento conosciamo i dati dei disoccupati e precari che hanno perso nella legislatura che si sta concludendo.

Francesco Zaffuto

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