martedì 28 marzo 2017

Poletti: calcetto e curricula

Cosa aveva bevuto questa volta non lo sappiamo, ma forse questa volta ha detto la verità.
Riportiamo alcune frasi del Ministro Poletti dette agli studenti dell'istituto tecnico professionale Manfredi-Tanari di Bologna, al centro dell'incontro c'era il tema dell'alternanza-scuola lavoro.
Ecco le frasi:
quella ritenuta normale,
"i rapporti che si instaurano nel percorso di alternanza scuola lavoro fanno crescere il tasso di fiducia e quindi le opportunità lavorative".
e quella incriminata,
"il rapporto di fiducia è un tema sempre più essenziale" si creano più opportunità "a giocare a calcetto che a mandare in giro i curricula".
Si sono scandalizzati per quello che ha detto perfino nelle fila del PD; lo stesso ministro si è scusato perché “frainteso”; era stato frainteso anche quando aveva offeso i giovani italiani che emigrano all’estero, ma questa volta ha detto una scomoda verità.
Ebbene sì; in questo paese dove la raccomandazione è uno dei requisiti per trovare lavoro, quello che ha detto Poletti non fa una grinza. Le stesse esperienze scolastiche scuola-lavoro, in tanti casi non portano ad acquisire nuova professionalità ma solo dimestichezza ad essere sfruttati e qualche conoscenza con qualche datore di lavoro.

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martedì 21 marzo 2017

In 970 mila famiglie lavora solo la donna, e in un milione e 85 mila non lavora nessuno

Istat - Sono 970 mila le famiglie, con e senza figli, dove la donna risulta occupata a tempo pieno o part time, mentre l'uomo è in cerca di occupazione o inattivo (pensionato o comunque fuori dal mercato del lavoro). E' quanto emerge dalle tabelle dell'Istat aggiornate al 2016. Il dato riguarda i coniugi o i conviventi tra i 25 e i 64 anni.Istat - Numero delle famiglie senza  alcun reddito da lavoro 2016. Rispetto allo scorso anno non cambia pressoché nulla: si passa da 1 milione 92 mila a 1 milione 85 mila (-0,7%).
http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2017/03/21/istat-ancora-oltre-un-milione-di-famiglie-senza-lavoro-in-970mila-e-occupata-solo-la-donna_c07c6583-f31a-4bb1-8246-d9bcb0cbdd32.html
L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro
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domenica 19 marzo 2017

Assegno ricollocazione! Ma che vuol dire?

Assegno ricollocazione! Ma che vuol dire?
Non è tanto facile da capire.
 Al via l'assegno di ricollocazione. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ad Avellino dove ha visitato il centro per l'impiego. "Le trentamila lettere - ha detto il premier - sono il 10% del totale di quelle che verranno inviate a regime".
I destinatari dell'assegno di ricollocazione sono stati individuati tra i lavoratori che percepiscono da almeno quattro mesi la Naspi (la nuova indennità di disoccupazione).
Ma a chi va l’assegno?

venerdì 17 marzo 2017

VOUCHER: buttato il bambino con l’acqua sporca

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge per l'abolizione dei voucher, i buoni lavoro da 10 euro lordi (7,5 euro netti) che servivano per pagare le prestazioni occasionali.
 Il governo ha inserito nel testo anche le nuove norme sugli appalti per il reinserimento del principio di solidarietà tra committente e appaltatore, in modo da disinnescare anche il secondo quesito referendario che era stato posto dalla Cgil.
 L’abolizione totale dei voucher è più di quello che si poteva aspettare la CGIL; la Camusso ha dovuto registrare una vittoria superiore alle sue aspettative.

mercoledì 15 marzo 2017

Si chiama Carestia

Se pensiamo alla nostra esistenza fisica è immediato il pensiero all’acqua e al cibo.
Proviamo a pensare all’esistenza di altri,  di un cane o di un gatto di cui ci vogliamo pigliare cura, anche questa volta è immediato il pensiero all’acqua e al cibo.
Se l’ONU dice che è in atto una spaventosa carestia e stanno per morire 20 milioni di persone per mancanza di acqua e cibo, si evita di pensare e si pensa ad altro.
Ebbene, vediamo il recente allarme lanciato dall’ONU

domenica 12 marzo 2017

POVERI: arriva il reddito d’inclusione

Non è il reddito di cittadinanza e non è una indennità di disoccupazione generalizzata. Non si baserà sui singoli individui ma sui nuclei familiari poveri.
Dopo due anni di studi e ripensamenti arriva l’elemosina di Stato, chiamata Reddito d’inclusione.
Arriva con molto ritardo e non sarà sufficiente per aiutare tutti; comunque la costruzione di questo nuovo Istituto è da salutare positivamente perché almeno evidenzierà il problema della povertà e della mancanza di lavoro.

giovedì 9 marzo 2017

Reintegrato l’operaio licenziato per malattia

Quando è rientrato in azienda, dopo sei mesi di malattia per un trapianto di fegato, ha scoperto che, nel frattempo, era stato licenziato.
E i compagni di lavoro hanno subito proclamato uno sciopero per manifestare solidarietà al lavoratore e condannare il comportamento dell’azienda. 
La ditta ha fatto marcia indietro revocando il licenziamento.
La solidarietà serve!!
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/io-licenziato-dopo-trapianto

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Sei rimasto vivo! Bene, licenziato.

Rientri al lavoro dopo un trapianto di fegato, avevi poche probabilità di sopravvivere, per fortuna sei vivo: ma sei licenziato.
Questa volta però gli altri compagni di lavoro scendono in sciopero …

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domenica 5 marzo 2017

quel lavoro che brucia la vita

Migranti: incendio in Gran Ghetto di Rignano, 2 morti. In un primo momento le indagini avevano escluso il rogo doloso, ora viene anche valutata l’ipotesi dolosa. Qui sotto i due link dell’Ansa di questi due drammatici giorni.

sabato 4 marzo 2017

Troppo poveri! Allora restituite gli 80 euro

 Più di 438mila italiani con redditi molto bassi hanno dovuto restituire allo Stato il bonus di 80 euro ricevuto nel 2015. Perché al momento di compilare la dichiarazione hanno scoperto di aver guadagnato meno di 7.500 euro, troppo poco per averne diritto.

giovedì 2 marzo 2017

La Ue di Juncker e la disoccupazione

"Sulla disoccupazione non facciamo altro che incontrarci, proponiamo di ridurla ma questo è fuori dalle possibilità Ue, possiamo stimolare gli investimenti ma ciò non porta alla riduzione sistematica della disoccupazione", ha spiegato Juncker. "Non possiamo fare come se la Ue possa risolvere da sola questo problema”. Juncker ha scelto questo come esempio delle battaglie non alla portata della Ue.