mercoledì 18 aprile 2018

Una lettera di intenti per la Commissione Lavoro della Camera

La deputata Rina Valeria De Lorenzo del Movimento 5 stelle ha voluto comunicare su facebook la sua nomina nella Commissione Lavoro della Camera con una lettera entusiasta per questo incarico. Inseriamo la lettera in questo blog augurandogli un proficuo lavoro; lavoratori e disoccupati hanno bisogno di un buon lavoro di questa Commissione.

Stamattina mi è stata comunicata la mia assegnazione alla Commissione Lavoro. Ho accolto la notizia con grande emozione ed enorme senso di responsabilità considerandolo la prosecuzione naturale del mio lungo impegno nella difesa dei diritti dei lavoratori e nella ricerca di una nuova qualità del lavoro che ha il compito di migliorare la vita di tutti i cittadini. Proprio nell’ottica della valorizzazione del lavoro si inserisce il programma del M5s.
Nello stabilire che “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, l’art. 1 della Costituzione afferma l’importanza imprescindibile del lavoro che costituisce il fondamento della vita democratica. Il principio lavorista insieme al principio democratico costituiscono infatti i due pilastri fondamentali sui cui si fonda la nostra Repubblica. Il lavoro rappresenta il fondamento della società perché – come ribadito anche dall’art. 4 della nostra Carta Costituzionale - esso costituisce elemento indispensabile per ogni cittadino al fine di sentirsi realmente parte attiva della vita politica, economica e sociale del Paese. Non a caso, lo stesso art. 4 stabilisce che “la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. Proprio da tale dettato emerge la necessità che lo Stato si faccia promotore di interventi che favoriscano la maggiore occupazione possibile per i cittadini.
Nonostante l’importanza rivestita dal lavoro il nostro Paese è quello che, in Europa dal 1993, anno d’inizio della fase di flessibilizzazione del mercato del lavoro, è cresciuto meno in termini di produttività. Tale flessibilizzazione non è stata supportata da un adeguato livello di spesa sociale per l’occupazione e per le politiche attive del lavoro. Ciò ha comportato l’espansione del lavoro a termine e del precariato, che hanno trovato il loro acme nel Jobs Act che ha realizzato di fatto la perdita di ogni garanzia di stabilità per i lavoratori. Il M5s intende accrescere la spesa sociale rivolta a occupazione e politiche attive, considerato che il settore lavorativo è uno dei settori principali da cui partire per iniziare la nuova era dell’impegno politico del Movimento. Intendiamo mettere in risalto la centralità del lavoro, valorizzandolo in ogni suo aspetto al fine di restituire la dignità ad ogni singolo uomo che, soltanto attraverso il proprio lavoro, è in grado di assicurare a sé e alla propria famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Nella rivalutazione del lavoro, ci poniamo come obiettivi prioritari ed imprescindibili il raggiungimento di un salario minimo garantito, l’adozione di un equo compenso per tutti, l’implementazione dello smart working, l’inserimento del reddito di cittadinanza e l’introduzione di tutele nei confronti della lavoratrici e dei lavoratori autonomi e non. La centralità del lavoro deriva dal fatto che solo esso consente la piena esplicazione della libertà individuale; a tale principio sarà informata l’azione politica del M5s perché “la vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature ( Franklin Delano Roosevelt)”.

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